ARCHITETTURA

Definire l’architettura risulta difficile in quanto il fenomeno architettonico è stato sempre presente nella cultura dell’uomo, acquistando caratteristiche, definizioni, funzioni, aspetti spaziali e costruttivi spesso differenti o addirittura contrastanti da civiltà a civiltà o da epoca ad epoca.
La progettazione che si propone di volta in volta, è sempre sensibile all’architettura e alle sue molteplici espressioni, fondamentale risulta relazionarsi con lo spazio attraverso la conoscenza del rapporto tra materia e meccanica e della geometria come linguaggio d’astrazione alla base del progetto.
Con particolare attenzione, dunque, al complesso rapporto uomo-edificio-luogo. Piuttosto che imporre un medesimo “segno” su differenti luoghi è il carattere sempre unico di un sito e di una committenza a costituire il punto di partenza per il ‘racconto’ architettonico.
Un buon progetto non nasce dall’ambizione di lasciare un segno, ma dalla volontà di instaurare uno scambio, anche piccolo, con “l’ignoto personaggio” che userà l’oggetto da noi progettato.
Nel proprio lavoro sento molto il rapporto di reciproca simpatia tra chi progetta e chi adopera. Questo rapporto è molto importante e credo che sia una delle guide del mio modo di operare in campo progettuale. Credo che si debba progettare sempre una cosa considerandola nel suo più grande contesto, una sedia in una stanza, una stanza in una casa, una casa nell’ambiente, l’ambiente nel progetto di una città.
Lo scopo della nostra ricerca è un sistema che ci consenta di realizzare case secondo una varietà funzionale e in rapporto a specifiche condizioni ambientali. Le case devono risultare diverse le une dalle altre, ma in un modo organico, non arbitrario. L’architettura deve garantire all’edificio, e all’uomo in particolare che è la cosa più importante di tutte, un contatto organico con la natura, con il proprio sito, in ogni momento.

COSTRUZIONE DELLA PERFEZIONE

Il mio obiettivo!

La sperimentazione, senza rinunciare alla tradizione, una ricerca continua della perfezione, attraverso le forme, i colori e la proporzione, gli equilibrati rapporti tra gli elementi di un edificio, le relazioni tra loro e con la totalità in ragione di una ben definita geometria.
Nei progetti, gli “attori” di un edificio sono i volumi, i pieni ed i vuoti, le strutture, le aperture, i particolari architettonici che vanno a definire secondo un’unità di misura lo spazio architettonico, il rapporto tra le singole parti attraverso moduli o figure (cerchio, quadrato, triangolo) è fondamentale, ma sempre considerando l’uomo come “misura” del creato o più modernamente come “metro” dell’ambiente costruito.
Da questo studio di rapporti deriva la proporzione armonica e la ricerca della perfezione.
Il tutto con la consapevolezza che le soluzioni proposte garantiscano una progettazione che duri nel tempo e creino nuove opportunità per gli utenti, gli addetti ai lavori ed i proprietari.In ogni progetto, lavoriamo a stretto contatto con tutte le figure coinvolte per dare risposta ad un’ampia gamma di necessità strutturali, architettoniche e funzionali e per assicurarci che ogni edificio sia ben oltre le aspettative riposte, cercando di ottenere risultati eccellenti e sostenibili per tutto il ciclo di vita dei loro beni immobili e naturali.

VISIONE STRUTTURALE

L’ingegneria strutturale, o ingegneria delle strutture, è una branca dell’ingegneria civile specializzata nel campo delle strutture. Grande importanza e ruolo riveste, nel nostro lavoro in quanto si fa carico di tutta la vita dell’opera, dalla sua prima ideazione alla vera e propria progettazione strutturale che comprende lo studio dei disegni tecnici (di progetto e di dettaglio), l’analisi strutturale, lo studio delle modalità costruttive fino alla redazione del manuale di manutenzione (ove necessario).In caso di realizzazione di una nuova struttura o ristrutturazione di una esistente, un aspetto notevole anche dal punto di vista economico è costituto dalla progettazione strutturale. In primis i progetti esecutivi delle strutture devono essere caratterizzati dalla chiarezza espositiva e dalla completezza nei contenuti e devono inoltre definire compiutamente l’intervento da realizzare.

Rivestimenti, la “pelle dell’architettura”

Altro elemento da sempre considerato nella progettazione e nell’attuale panorama architettonico, tecnico e culturale è quello fornito dalla evoluzione tecnico-strutturale dei rivestimenti. Si prediligono materiali che non si pensava prima di potere usare in architettura e si scoprono nuovi modi di “trattare” i materiali tradizionali, che si pongono ora con una veste inedita, confacente alle nuove esigenze estetiche e ambientali. Così facendo le innovazioni fornite, dialogano con le nuove forme cui si perviene grazie alle aumentate possibilità di calcolo strutturale tramite software, e assecondano le più ardite ipotesi di progetto. Non di rado, nel gergo architettonico, ci si riferisce al termine “pelle” dell’edificio, ed è proprio l’alto contenuto tecnologico dei materiali che costituiscono tale “pelle”, a consentire di separare efficacemente le condizioni ambientali esterne da quelle interne. Si tratta di involucri complessi che a volte utilizzano, a strati, materiali come marmo, rame, zinco-titanio, alluminio, ciascuno preposto ad una specifica funzione che va dalla tenuta, all’isolamento termico e acustico. Nell’ambito dei rivestimenti, adesso orientati a garantire la massima “sostenibilità ambientale”, grande diffusione stanno avendo i materiali porcellanati, non più relegati al ruolo di pavimentazione ma estesi anche alla facciata. La ricerca tecnologica ha anche migliorato la qualità del vetro per l’architettura, aumentando il livello di trasmissione luminosa unitamente alla più efficiente protezione dall’irradiazione solare: esistono oggi vetri a isolamento termico rinforzato, a controllo solare, da qui spazio anche alle soluzioni che garantiscono vari livelli di creatività come quelle che propongono vetri stratificati dotati di intercalari colorati e l’utilizzo combinato con l’utilizzo dell’acciaio preferibilmente spazzolato. Da non dimenticare, in ultimo, i sistemi modulari che consentono la realizzazione di lastre e pannelli utili nell’ambito dei rivestimenti delle facciate esterne, sempre più concepite come una pellicola.

Architettura Lineare

Negli ultimi anni particolare attenzione e successo ha avuto la progettazione dell’ architettura lineare, essenziale e funzionale, per una società dinamica; il tutto non solo visto come nuova idea di casa, ma di un “modus vivendi”.
Grande senso di comunicazione, quindi, tra la struttura e l’uomo, tra l’oggetto e il luogo, tra il contenitore e le culture destinate a fruirlo…in poche parole tra l’architettura e la complessità del contesto, del sito, dell’ ambiente.
Ne nasce una sorta di metissage tra culture e tradizioni architettoniche diverse che mescola i linguaggi in termini di contenuti e addirittura di percezione stessa dello spazio. Dall’incontro di questi linguaggi diversi, ne nasce un nuovo modo di concepire la spazialità architettonica, non più basata da tradizionali concetti di tipo spaziale euclideo e di grande apprezzamento delle varie committenze.

Gran professione quella dell’ingegnere! Con l’aiuto della scienza ha il fascino di trasformare un pensiero in linee di un progetto per realizzarlo poi in pietra o metallo o energia. Quindi creare lavoro e case per gli uomini elevando il tenore di vita e aggiungendone conforto.

Herbert Hoover, (Memorie di Herbert Hoover 1874-1920, 1951)

Il miglior modo per ottenere che un ingegnere risolva un problema è dichiarare che il problema è insolubile. Nessun ingegnere può abbandonare un problema insolubile finché non è risolto.

Scott Adams, (Il Principio di Dilbert, 1996)

Gli ingegneri partecipano alle attività che rendono disponibili le risorse della natura in una forma benefica per l’uomo e forniscono sistemi che danno prestazioni ottimali ed economiche.

Llewellyn M. K. Boelter

Il nostro compito è quello di dare al cliente non quello che voleva ma quello che non aveva mai sognato .

Denys Ladsun

Bisogna sempre ricordare che fare architettura significa costruire edifici per la gente, università, musei, scuole, sale per concerti: sono tutti luoghi che diventano avamposti contro l’imbarbarimento, sono luoghi per stare assieme, sono luoghi di cultura, di arte e l’arte ha sempre acceso una piccola luce negli occhi di chi la frequenta.
Renzo Piano